Lotta alle fake news:
Le galline in Italia vengono tutte allevate in gabbia: FALSO!
a cura di: Assoavi
Il settore viene spesso criticato per l’utilizzo di sistemi di allevamento che non rispetterebbero le esigenze degli animali, ma questo è un falso mito.
Nel 2021 i sistemi di allevamento avicolo italiano risultano essere così distribuiti:
• 54% dei capi in deposizione è allevato “a terra”;
• 37% in allevamenti con “gabbie arricchite” ad oggi perfettamente a norma;
• 4% in allevamenti all’aperto;
• 5% in allevamenti biologici.
Da tenere presente che la quota di uova proveniente da galline in gabbie arricchite (37%) non solo continua a scendere (era del 45% nel 2019 e del 71% nel 2011) ma risulta anche notevolmente inferiore alla media europea, pari al 49,5% (fonte: Ismea, Report tendenze uova da consumo, marzo 2021).
Di fatto, in Italia, così come in molti altri Paesi Comunitari, è da tempo in corso un processo di graduale contrazione dell’offerta di uova provenienti da allevamenti in gabbie arricchite. Tutto questo testimonia lo sforzo e gli investimenti effettuati dal settore per soddisfare le mutate esigenze e sensibilità dei consumatori.
È necessario insistere su una comunicazione corretta e scientificamente qualificata, contrastare le fake news e utilizzare strumenti che valutano il benessere e l’impatto ambientale con un approccio «olistico» e non solo in termini «quantitativi» o «ambientali» o «etici».
La filiera e le emissioni
L’Impronta del Carbonio del settore avicolo è minima, tra le più basse tra i settori zootecnici ovvero il 3,3% – 5,5% del totale della quota della zootecnica sul totale emissioni in Italia.
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