Lotta alle fake news:
Le carni avicole sono ricche di residui di antibiotici: FALSO!
a cura di: Assoavi
Le carni avicole che mangiamo non contengono antibiotici. Gli allevatori italiani rispettano sempre il tempo di sospensione ossia il tempo necessario perché l’animale smaltisca il farmaco prima di essere avviato al consumo. Un rispetto confermato anche dai risultati costantemente negativi dei controlli effettuati periodicamente dalle autorità sanitarie. Il Ministero della Salute, nell’ambito del Piano Nazionale per la Ricerca dei Residui, ha infatti certificato la sicurezza delle carni bianche: nel 2018 le autorità sanitarie hanno trovato zero casi di difformità.
Lotta alle fake news
Il settore avicolo nazionale ha lavorato moltissimo negli ultimi anni, in accordo con la comunità scientifica nazionale ed internazionale, per affrontare le sfide della Sostenibilità e del Benessere animale.
Oggi abbiamo una filiera avicola sostenibile e a basso impatto, in continuo miglioramento. Crescono le pratiche di gestione dell’allevamento virtuose così come è in continua riduzione l’utilizzo degli antibiotici, con un ulteriore calo del 6% nel 2020, giungendo al -88% dal 2011 ad oggi.
Questo significa un preciso controllo delle patologie, con il corretto utilizzo dei farmaci solo quando necessario e per garantire il benessere animale; il risultato è che la maggior parte dei cicli di allevamento vengono portati a termine senza aver mai trattato gli animali. Tutto questo è reso possibile dal concetto One Health, impronta culturale che sta sempre più emergendo nella nostra filiera.
Controllo dei farmaci, miglioramento della genetica, maggior utilizzo dei vaccini, maggiore attenzione alla sostenibilità, tutti elementi che si traducono in benessere degli animali e miglioramento delle produzioni con i conseguenti aspetti positivi anche nei confronti dei consumatori.
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